Statista e scrittore inglese. Studiò a Cambridge dove fu allievo di
Newton di cui divenne amico, collaborando con lui alla fondazione della
Società filosofica di Cambridge. Eletto alla Camera dei Comuni nel 1689,
si schierò con i
whigs, facendosi presto apprezzare per la sua
competenza in materia economico-finanziaria. Nel 1692 divenne commissario del
Tesoro e nel 1694 cancelliere dello Scacchiere, promuovendo la fondazione della
Banca d'Inghilterra. Primo ministro nel 1697, impostò una politica
monetaria che servì da modello anche agli altri Stati dell'Europa. Nel
1698 diede vita alla Compagnia delle Indie orientali. Dovette lasciare il
proprio incarico dopo che nel 1701, insieme con altri due ministri, fu messo in
stato d'accusa dai Comuni per la sua presunta responsabilità nella firma
dei Trattati di Spartizione. L'accusa di malversazione non ebbe corso, ma fu
costretto a tenersi lontano dalla vita politica durante il regno della regina
Anna (1702-1714). Ritornò a ricoprire i precedenti alti incarichi dopo
l'ascesa al trono di Giacomo I nel 1714, ma poco dopo morì. Era stato
creato lord nel 1700. In gioventù si era dedicato alla poesia e i suoi
Poetical Works furono pubblicati postumi, come anche i suoi scritti
sparsi e i discorsi parlamentari (Northamptonshire 1661 - Londra 1715).